Rifugio Marinelli - Rifugio Bignami

Questa tappa richiede attrezzatura alpinistica, per un tratto su ghiacciaio, ma si può sempre scegliere la variante escursionistica (EE) che passa dalla forcella di Fellaria.

Dopo esserci goduti l’alba dal rifugio più alto dell’alta via della Valmalenco ci abbassiamo leggermente in direzione della vedretta di Caspoggio, all’incrocio prendiamo a sinistra attraversando su sfasciumi sotto i ripidi versanti sud di punta Marinelli fino a che le indicazioni ci portano a mettere piede sul ghiacciaio (solitamente tracciato).

Con i ramponi attraversiamo il ghiacciaio in leggera salita fin sotto l’intaglio della bocchetta di Fellaria, superiamo l’ultimo tratto ripido che soprattutto a stagione inoltrata può presentarsi su ghiaccio vivo, attenzione.

Dal valico piccolo piccolo è già visibile il rifugio Bignami, la nostra prossima meta.

Un traversino attrezzato con catene ci permette di superare sulla destra un tratto roccioso un po' esposto, successivamente si divalla su terreno ripido ma non pericoloso fino ad una piana che ci avvisa che il rifugio Bignami non è più molto lontano.

Superiamo l’incrocio del sentiero glaciologico Luigi Marson che verso nord porta nei pressi del ghiacciaio di Fellaria e in breve tempo siamo all’alpe Fellaria m 2400 arricchita da una fila di baite di cui alcune sistemate e utilizzate nel periodo estivo. In pochi minuti siamo al dosso panoramico dov’ è appoggiato il rifugio Bignami affacciato al lago di alpe Gera ma il protagonista incontrastato è la seraccata del ghiacciaio di Fellaria che spesso e volentieri lascia precipitare grandi e rumorosi blocchi di ghiaccio dovuti sia al disgelo che al normale avanzamento del ghiacciaio stesso.