2ª tappa

Rifugio Bosio Galli – Rifugi Ventina / Gerli Porro


Partenza
Rifugio Bosio Galli m 2086
Arrivo
rifugi Ventina/Gerli Porro m 1960
Tempo previsto
7h 30'
Lunghezza
13.40km
Difficoltà
EE
Dislivello
1200D+ 1300D-
Quota minima
1611
m
Quota massima
2633
m

Descrizione della tappa

Fino a Pradasc il sentiero è abbastanza comodo anche se può presentarsi scivoloso in caso di pioggia, successivamente è per lo più su pietraia a tratti scomoda. La discesa dal passo Ventina risulta molto ripida e a tratti innevata soprattutto a inizio stagione.

Dal rifugio andiamo ad attraversare sul ponticello, il silenzioso torrente dalle acque azzurrine provenienti dai laghetti di Cassandra. Da notare in fondo alla valle le rocce rosse dei Corni Bruciati m 3114 che contrastano fortemente con la verdeggiante piana di Airale.

Attraversiamo l’alpe Airale 2091 m e proseguiamo sulla pista sterrata che ci porta alla terrazza naturale dell’alpe Mastabbia  2091 m con gran vista sulla Valmalenco e sul gruppo del Bernina. Più avanti ci troviamo ad attraversare una vecchia miniera di talco dove è presente anche un grande caseggiato.
Dopo un traverso e una discesa su ganda eccoci ai Giumelin 1756 m, alpeggio con baite per lo più sistemate.

Da qui è possibile deviare sul sentiero alto e tagliare a mezzacosta la montagna evitando di perdere quota ulteriormente, questo però ci farà perdere la visita al bellissimo alpeggio di Pradasc 1725 m e non solo.

Proseguiamo oltre i Giumelin, calchiamo un tratto di pista sterrata per poi riprendere il sentiero che ci porta al pittoresco laghetto del pirlo  1597 m, attraversiamo Pramezz 1619 m e in breve siamo all’ampia radura di Pradasc 1725 m. Il sassoso vallone di Sassersa ci si presenta d’innanzi, ed è proprio li che dobbiamo salire.

Con infiniti e faticosi zig zag saliamo il vallone. Un primo accenno di spianata c’inganna facendoci credere di essere arrivati, invece occorre ancora un po' di tempo prima di vedere la perla del primo laghetto di Sassersa 2368 m sovrastata dalla slanciata vetta del pizzo Rachele 2998 m . Il paesaggio è fantastico, un infinità di rocce rosse interrotte solo dalle acque cristalline del lago, sembra quasi di essere entrati in un altra dimensione.

Seguendo la segnaletica, sempre su ganda, ci si alza in direzione del passo Ventina 2675 m. Giunti al passo la vista si apre sul solco della val Ventina percorsa dall’omonimo ghiacciaio e sul canalone della Vergine nonché 700 metri più in basso in direzione nord la nostra meta all’alpe Ventina dove occhieggiano i rifugi.

La discesa in val Ventina è piuttosto ripida e a inizio stagione può presentarsi a tratti innevata, meglio informarsi prima sulle condizioni. Per la verità un nevaio è quasi sempre presente ma trovandosi nella parte bassa non crea problemi anche perchè può essere facilmente evitato.

Al termine della discesa si percorre un tratto che fiancheggia il filo della gigantesca morena del ghiacciaio (meglio non affacciarsi troppo) poi si cala gradatamente all’alpe Ventina incrociando prima il rifugio Ventina, poi il rifugio Gerli Porro dove termina la nostra tappa.

 

Itinerario sintetico

  • Rifugio Bosio Galli  2086 m
  • Alpe Mastabbia  2097 m
  • Alpe Giumelin 1756 m
  • Pradasc 1725 m
  • Lago Sassersa 2368 m
  • Passo Ventina  2675 m
  • Rifugi Ventina/Gerli Porro  1960 m

I rifugi lungo questa tappa

Rifugio Bosio Galli

2086m

+39 0342 451655 Vai al sito

Rifugio Ventina

1960 m

+39 0342 451458 Vai al sito

Rifugio Gerli Porro

1965 m

+39 0342 451404 Vai al sito